mercoledì 28 ottobre 2015

Lezione 12 (28 ottobre): i connettivi principali della logica classica.

Ricordo le principali nozioni sui connettivi principali della ogica classica, trattate oggi:

- la concezione estensionale dei connettivi,
- la concezione vero-funzionale dei connettivi,
- i quattro modi (i quattro casi) in cui possono essere due proposizioni classiche,
- la tabella della congiunzione classica  (vera quando entrambi i membri sono veri, falsa negli altri 3 casi)
- la tabella della disgiunzione classica (la disgiunzione nel senso di  vel, falsa quando entrambi i membri sono falsi, vera negli altri 3 casi)
- la tabella della alternativa classica (la disgiunzione nel senso di aut, falsa quando i due membri hanno lo stesso valore, vera quando hanno valore diverso)
 - la tabella della implicazione classica (falsa quando il primo membro – l’antecedente -  è vero e il secondo membro – il conseguente - è falso, vera negli altri 3 casi)
- la tabella della equivalenza classica (vera quando i due membri hanno lo stesso valore, falsa quando hanno valore diverso).

Ho fatto vedere come l'implicazione "se A allora B" in logica classica sia la stessa cosa che "non-A oppure B" (oppure nel senso della disgiunzione classica), ossia che l'implicazione classica si può definire a partire dalla disgiunzione classica e dalla negazione classica.

Ho mostrato anche che  l'alternativa classica e la equivalenza classica si possano definire a partire dalla congiunzione classica, dalla disgiunzione classica e dalla negazione classica.

Chiarimenti?

Commenti?


3 commenti:

  1. Implicazione: E' falsa quando è vero A e falso B ed è vera negli altri tre casi.. Cioè, quando A è falsa siamo in assenza di causa/antecedente e quindi a prescindere dal valore di B diciamo che l'implicazione è vera, quando A è vera e lo è anche B allora l'implicazione è verificata/vera, infine se A è vera ma B è falsa allora l'implicazione è falsa/non verificata. E' un ragionamento valido?

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    1. Ecco la mia risposta con alcune correzioni a quanto lei ha scritto:

      Il punto di partenza è: quando è falsa?
      Se A allora B è falsa quando A è vera e B è falsa.
      Se A allora B è vera quando non è falsa.

      In particolare:
      Quando A è falsa siamo in assenza di causa/antecedente e quindi a prescindere dal valore di B diciamo che l’implicazione è vera,
      perché non può essere falsa (ossia non può essere “A vera e B falsa”).

      Quando A è vera e lo è anche B allora l’implicazione è verificata/vera
      perché non può essere falsa (ossia non può essere “A vera e B falsa”)

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