Questo post viene scritto in sostituzione - e non come complemento - della lezione che non si è potuta tenere per effetto delle disposizioni del Rettore in seguito all'allerta "maltempo".
Esporrò i temi che intendevo trattare nella lezione, temi che riprenderò sabato mattina: e sono pronto a rispondere agli studenti che leggeranno questo post.
Il primo tema è il completamento delle regole di dimostrazione e di uso dei quantificatori. Mancava la regola di uso delle proposizioni quantificate esistenzialmente, regola esposta alla fionde della pagina 115 del volume. Dall'ipotesi (dall'informazione) che "per qualche x di tipo T, vale A[x]" si può passare a dire che vale A[a] per uno specifico oggetto a di tipo T sul quale nel proseguire la dimostrazione non si usa nient'altro che le proprietà che gli spettano in quanto oggetto di tipo T -- ossia per uno specifico oggetto a che svolgerà nel proseguire la dimostrazione il ruolo di oggetto generico di tipo T.
Il secondo tema è quello delle proposizioni categoriche, le proposizioni che sono state studiate sin dall'antichità e che costituiscono la forma generale di moltissime (se non di tutte) le proposizioni che si fanno nelle diverse discipline.
Ci sono quattro forme di proposizioni categoriche - illustrate a pagina 116: e 117
- le proposizioni universali affermative: "Ogni P è Q"
- le proposizioni particolari affermative : "Qualche P è Q"
- le proposizioni universali negative: "Nessun P è Q" ossia "Ogni P non è Q"
- le proposizioni particolari negative : "Qualche P non è Q"
P,Q sono chiamati "termini" e sono spesso degli aggettivi o delle locuzioni anche complesse che svolgono il ruolo di un aggettivo. Ciò che precede la copula "è" (nel nostro caso, P) è detto "soggetto" e quel che segue la copula "è" (nel nostro caso, Q) è detto "predicato"
Esempi di queste proposizioni sono dati nel volume.
Quel che va saputo e ricordato è il fatto che - fissati P e Q - le quattro proposizioni categoriche che si formano con il "soggetto" P e il "predicato" Q vengono collocate ai vertici di un quadrato, in alto le proposizioni universali e in basso quelle esistenziali, a destro quelle affermative e a sinistra quelle negative: le diagonali di questo quadrato collegano le proposizioni che sono tra loro "contraddittorie" (la proposizione universale affermativa e quella particolare negativa, la proposizione particolare affermativa e quella uni versale negativa).
Bisogna anche sapere e ricordare le quattro regole di ragionamento che concernono le proposizioni categoriche, e che sono chiamate "sillogismi", illustrate fra la pagina 117 e la pagina 118: BARBARA, CELARENT, DARII, FERIO.
Prendiamo - ad esempio - il sillogismo BARBARA: esso consiste in due premesse ("Ogni M è P" , "Ogni S è M") e in una conclusione ("Ogni S è P"), accettando le due premesse siamo costretti ad accettare anche la conclusione quale che sia il contenuto di S, P, M. Ed è bene che ciascuno faccia esempi concreti di un sillogismo BARBARA (specificando S, P, M) e si convinca che accettando le premesse è costretto ad accettare la conclusione.
Bisogna infine sapere e ricordare come le quattro proposizioni categoriche vengono "lette" nella logica almeno a partire dall'inizio della logica matematica nell'ottocento: si tratta di due letture, spiegate nelle pagine 118-119.
Con le due letture si capisce bene che le proposizioni "contraddittore" sono l'una la negazione classica dell'altra, e che dalle premesse di un sillogismo attraverso le regole che abbiamo imparato sui connettivi e sui quantificatoti si arriva alla conclusione dello stesso sillogismo.
C'è qualcuno che è in linea e ha qualcosa da chiedere?
Così posso proseguire il post rispondendo alle domande...
RIASSUNTO DEL QUARTO CAPITOLO, TIPOLOGIA DELLE DOMANDE POSSIBILI
Come ormai sanno (credo) tutti gli studenti, la quarta domanda dell'esonero riguarda temi trattati nel quarto capitolo.
In considerazione del fatto che alcuni temi dovevano essere trattati nella lezione odierna, che non ha avuto luogo, la quarta domanda dell'esonero riguarderà esclusivamente temi trattati nelle lezioni di martedì 4 e di mercoledì 5.
Esempi di domande:
cosa vuol dire A[a:T] (in generale, o fornendo una proposizione specifica... ) --- la proposizione A dove è stata evidenziata la componente a e ad essa è stata attribuito il tipo T
cosa vuol dire "occorrenze di una componente in una proposizione"
Cosa è una variabile, cosa è il tipo di una variabile, a cosa serve il nome di una variabile (v.pag. 108, 109)
Cosa vuole dire "sostituzione" di una variabile con un suo valore (v. pag. 108)
I tipi speciali: quali sono?
Quando è vera e quando è falsa una proposizione quantificata universalmente (in generale, o in riferimento a un caso concreto)
Quando è vera e quando è falsa una proposizione quantificata esistenzialmente (in generale, o in riferimento a una proposizione specifica).
Qual è la negazione di una proposizione quantificata universalmente? Qual è la negazione di una proposizione quantificata esistenzialmente? (in generale, o in riferimento a una proposizione specifica).
Cos'è una dimostrazione di una proposizione quantificata universalmente (si veda cosa è scritto fra pag. 114, e la spiegazione di ieri).
Come si dimostra una proposizione quantificata esistenzialmente (si veda ciò che è scritto a pag. 114 regola 1)
DOMANDE FACOLTATIVE
Era prevista una sola domanda facoltativa - la cui risposta è valutata al massimo 1 punto - che può riguardare qualunque argomento di qualunque capitolo (e che può servire per recuperare qualche punto perso nelle risposte alle domande obbligatorie o per avere la lode... ).
Ho intenzione di presentare una seconda domanda facoltativa - la cui risposta verrà valutata anch'essa al massimo 1 punto : una domanda su uno dei temi del quarto capitolo che dovevano essere trattati nella lezione di oggi, sono stati elencati in questo post e saranno oggetto della prima parte della lezione di sabato.
Così verrà "premiato" chi è riuscito a capire anche questi importanti temi nonostante l'annullamento della lezione odierna , e non verranno penalizzati gli altri studenti.
....
Domande?